Descrizione
Il curricolo verticale viene anche chiamato “curricolo d’istituto”, perché appunto richiama l’insieme delle attività didattiche che rientrano nell’offerta formativa di ogni istituto.
Negli istituti comprensivi, ovvero che comprendono sia scuola primaria che secondaria inferiore, il curricolo verticale si “spalma” su entrambi i cicli di istruzione (che a volte salgono addirittura a tre, in quegli istituti che comprendono anche la scuola dell’infanzia).
In questi casi è ancor più sentita l’esigenza di predisporre dei piani formativi che si basino su elementi di sviluppo graduale e progressivo delle conoscenze dell’allievo, con obiettivi trasversali e interconnessi (l’uno propedeutico all’altro).
Fasi e pianificazione
Progettare un curricolo richiede alcune fasi, interconnesse tra loro in modo da creare un sistema, armonico e organico, che si basi su un principio di olismo per quanto riguarda: obiettivi, contenuti, metodologie, strumentazione, verifiche e valutazione.
La pianificazione di un curricolo si può quindi suddividere in alcune fasi (rigorosamente soggette a continuo e costante controllo):
- conoscenza del livello di partenza dei discenti;
- scelta delle strategie operative più appropriate (metodi e tecniche di verifica e valutazione), sulla base delle linee guida nazionali, che indicano anche il livello di competenza che gli alunni devono raggiungere;
- analisi delle motivazioni verso il lavoro scolastico;
- disponibilità delle risorse didattiche;
- contestualizzazione del progetto;
- verifica e valutazione.
Allegati
Tempi e scadenze
Conoscenza del livello di partenza dei discenti
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DicScelta delle strategie operative più appropriate (metodi e tecniche di verifica e valutazione), sulla base delle linee guida nazionali, che indicano anche il livello di competenza che gli alunni devono raggiungere;
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DicAnalisi delle motivazioni verso il lavoro scolastico
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DicDisponibilità delle risorse didattiche
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DicContestualizzazione del progetto
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DicVerifica e valutazione
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DicUlteriori informazioni
Il Piano triennale dell’offerta formativa è la carta d’identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell’istituto, l’ispirazione culturale pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività. L’autonomia delle scuole si esprime nel POF attraverso la descrizione: - Delle discipline e delle attività liberamente scelte della quota di curricolo loro riservata - Delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie - Delle discipline e attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo - Delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate - Dell’articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività - Dell’articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi - Delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti - Dell’organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell’azione didattica - Dei progetti di ricerca e sperimentazione.
Francesco Palamara Mesiano